Basta fregature con gli investimenti

Probabilmente anche tu vivi la stessa riluttanza ad investire per paura delle “fregature”.

Il desiderio di far aumentare di valore il denaro o avere una rendita si contrappone alla paura di andare incontro a delle perdite sul proprio investimento.

Tale conflitto interiore, di cui sono vittime tanti investitori, porta al verificarsi di due situazioni contrapposte:

si lascia il denaro abbandonato in conto corrente in attesa dell’occasione imperdibile, oppure si scelgono investimenti sulla base del rendimento passato o esperienze altrui, tralasciando le proprie reali esigenze, concrete ed emotive.

Sarebbe come acquistare un pantalone senza averlo provato prima, basandoci solo sul prezzo.

Racconto un aneddoto personale.

Aldo, il mio ex fidanzato, per pigrizia acquistava sempre gli indumenti esposti nella vetrina del negozio, senza misurarli, se erano abbinati bene e con i colori di suo gusto li comprava tutti tranne il manichino, ma solo perché non era in vendita.

(Non è una battuta)

La fortuna era dalla sua parte, vestiva quasi sempre tutto molto bene, ma quando sbagliava modelli erano migliaia di euro buttati via, dato che indossava i capi fuori tempo massimo per la sostituzione.

Tanti investitori acquistano gli investimenti sulla base del rendimento, affidandosi alla fortuna, come Aldo acquistava l’abbigliamento.

Evidenziare quanto questo comportamento con gli investimenti possa essere deleterio è lampante, eppure, succede sempre.

Acquistare gli investimenti con questi presupposti prepara il terreno per far le insoddisfazioni, talvolta anche pesanti.

Purtroppo tale consuetudine è diffusa anche tra alcuni operatori finanziari.

Suggeriscono investimenti sulla base del rendimento passato, senza la minima analisi preliminare delle esigenze del cliente, per la fretta di concludere o per incompetenza.

Ancora peggio, talvolta la raccolta delle informazioni è finalizzata a rafforzare la vendita di un prodotto invece che incontrare la soddisfazione del cliente.

Ecco perché parlare di obiettivi e tempi per alcuni investitori è considerata una fase inutile, anzi esclusivamente strumentale della banca, invece se affrontata con cognizione di causa porta enormi benefici, ma soprattutto pone al riparo dalle “fregature”.

Non ci sono alternative, se non vogliamo assumerci rischi inutili dobbiamo redigere una 

PIANIFICAZIONE FINANZIARIA STRATEGICA

Ragioniamo come un imprenditore quando deve avviare un nuovo business oppure ridefinire il business plan.

La definizione di pianificazione strategica aziendale è compatibile sotto tutti gli aspetti con la pianificazione finanziaria per gli investimenti.

“La pianificazione strategica aziendale redatta dal management stabilisce gli obiettivi a medio e lungo termine, le azioni da compiere sulla base delle condizioni interne ed esterne, le unità organizzative coinvolte, le modalità per ottenere i risultati e le successive azioni di controllo.”


In parole semplici, per investire 100.000 o 1.000.000 o 10 milioni di euro, prima di scegliere gli strumenti è indispensabile definire degli obiettivi di vita a 5, 10, 15 anni in base alla propria situazione familiare, lavorativa per frazionare correttamente gli importi e scegliere gli strumenti adeguati sia alla volatilità, al tempo che alla personalità ed esperienza.

Quindi, 

PIANIFICAZIONE FINANZIARIA per redigere in forma scritta cosa vogliamo ottenere nella vita per noi stessi e la nostra famiglia consente di centrare con sufficiente precisione quegli obiettivi tempi.

STRATEGICA per utilizzare gli strumenti finanziari con programmi di acquisto per abbassare la volatilità o percepire una rendita.

Questi sono i presupposti corretti degli investimenti di successo.

A tal proposito, riporto un interessante studio condotto da Thomas C. Corley sulle abitudini di 233 multimilionari e di 128 persone in difficoltà economiche.

Dal suo esperimento sociale durato 5 anni è emerso che il 67% dei ricchi definisce per iscritto i propri obiettivi, contro il 17% dei poveri.

Il motivo per cui tale abitudine è considerata una delle determinanti del successo economico dei ricchi ci viene spiegata dalle neuroscienze.

Con la scrittura il nostro cervello materializza gli obiettivi, li rende reali e pone in essere tutte le azioni necessarie al loro raggiungimento.

Non solo scrivere gli obiettivi, ma anche avere un diario giornaliero in cui annotare gli accadimenti importanti della giornata è una delle abitudini virtuose delle persone di successo.

Quando scriviamo le nostre aspettative per il futuro definito da scadenze, per cui è necessario il denaro, stiamo in realtà organizzando il nostro patrimonio secondo delle priorità e ponendo le basi di un’efficace asset allocation.

Ricordo che l’asset allocation determina il 90% della performance di un portafoglio.

Spero di essere riuscita a evidenziare l’importanza della pianificazione finanziaria e come riesce a migliorare il rendimento del nostro portafoglio d’investimento!

Concludendo vorrei dare alcuni spunti utili a rendere concreta questa importante fase.

VALUTAZIONE DELLE ESPERIENZE PRECEDENTI

Prendo in prestito la frase della psicologa Ilaria Riviera:

“La vita va vissuta in avanti, ma va compresa guardando all’indietro”

Significa che per capire come orientare le nostre scelte d’investimento future è indispensabile volgere uno sguardo all’indietro.

Prenderci dl tempo per valutare con obiettività gli investimenti precedenti o le motivazioni per cui non si è mai investito.

Le motivazioni che ci hanno portato a scegliere certi strumenti, i loro aspetti soddisfacenti o deludenti e anche le aspettative da soddisfare e capire quali sono state le insoddisfazioni o aspetti positivi ci aiuta a raggiungere la giusta consapevolezza per disegnare il nostro nuovo progetto d’investimento.

Importantissimo è anche valutare se le abitudini o i luoghi comuni hanno condizionato le nostre scelte. 

Spesso è necessario sradicare certe convinzioni errate per riuscire a disegnare una strada in discesa per il nostro investimento.

“Le scelte ripetute, giuste o sbagliate, diventano convinzioni.”

Dopo la prima fase retrospettiva e introspettiva, ci si rapporta con il presente e poi ci si proietta al futuro.

Si valuta la fase di vita in cui ci si trova al momento, se di crescita lavorativa oppure dei consumi.

Insomma, capire il motivo che spinge ad investire è fondamentale per scegliere lo strumento e quale strategia adottare.

Ad esempio, università dei figli, avere una rendita in pensione, oppure integrare il proprio reddito o acquistare un immobile sono obiettivi. 

Anche investire il denaro per avere serenità risolve un'esigenza concreta.

Il denaro è un mezzo non il fine.

Bisogna tenere presente che non esiste lo strumento valido in assoluto, ma solo quello valido per noi.

“Il rendimento è la risultante naturale di un percorso di pianificazione, diversificazione, strategia e tempo”

 Alex

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alessandra pitzalis

Consulente Finanziario Iscritto all’Albo dei Consulenti Finanziari Delibera Consob N° 13354 del 27/11/2001

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