La Finanza del lunedì - 15 Febbraio 2021
di Alessandra Pitzalis | pubblicato il 16 febbraio 2021
Buongiorno e buon inizio settimana!
Arriva Draghi le borse volano e lo spread cala, cosa sta succedendo?
Perchè per l’Italia è fondamentale avere lo spread BTP/BUND basso!?
Il 3 febbraio 2021 il presidente Mattarella incarica il prof. Draghi di formare il nuovo governo.
Immediatamente lo spread BTP/BUND è sceso, da 113 a 90,4 bp, il rendimento del BTP è sceso a 0,50%.
Il calo si traduce in 1 miliardo di interessi risparmiati sul nuovo debito.
La fiducia sull’Italia è aumentata improvvisamente.
Entriamo nel dettaglio.
Cosa significa spread Btp/Bund?
Il suo significato lo possiamo sintetizzare in una parola: credibilità!
Se aumenta l’aspettativa che l’Italia restituisca il proprio debito, diminuisce lo spread. Semplicemente.
Prima di tutto con il termine spread si intende differenza tra due valori.
Quando parliamo dello spread Btp/Bund ci riferiamo alla differenza di rendimento tra titoli di stato italiani e tedeschi.
Si prendono i BUND come riferimento in Europa, in quanto considerati sicuri, dato che il debito è il 60% rispetto al PIL.
Invece l’Italia ha un debito del 160% , quindi la spesa pubblica viene pagata solo facendo ricorso ai prestiti, ai titoli di stato.
In sintesi, quando sale la fiducia sull’Italia il Btp viene acquistato, si riduce lo spread e di conseguenza i rendimenti si abbassano, invece quando vengono venduti, aumenta il rendimento dei Btp futuri e lo spread sale.
Quindi più alto è il rendimento dei BTP maggiore è il rischio che l’Italia non riesca a pagare le cedole e restituire il capitale.
Si dice che, con il governo Conte lo spread sia calato.
Non è corretto! Vediamo meglio.
Sappiamo che l’anno scorso a marzo, con lo scoppio della crisi, si era impennato a 245 punti
Se prima dell’arrivo di Draghi era a 113 lo dobbiamo alla BCE, non ad altri fattori.
Grazie alla misura di politica monetaria chiamata Quantitative Easing (alleggerimento quantitativo) ha acquistato massicciamente i titoli di stato, comprese obbligazioni societarie di tutta Europa, ma in misura maggiore di BTP.
Tali acquisti hanno sostenuto il mercato, facendo crescere i prezzi sia delle obbligazioni che azioni e anche neutralizzato la speculazione.
Ma è fondamentale sapere che, la BCE non potrà acquistare a lungo.
Se il nostro PIL non sarà in crescita nei prossimi anni, di almeno il 3%, lo spread salirà, anche se avremo Draghi al governo.
Per questo è fondamentale spendere bene il denaro del Recovery Fund!
Essenziale per la crescita futura che consentirà la riduzione del debito pubblica quindi, mantenere lo spread a valori sostenibili.
Concludo con un messaggio positivo proveniente dal World Economic Forum
Chiamato anche forum di Davos, la sua sede storica, appuntamento annuale in cui i capi di stato di 90 paesi discutono i problemi più urgenti che il mondo si trova ad affrontare.
Incontri al quale è ammessa anche una cerchia ristretta di economisti.
“Ad oggi, l’unica regione al mondo ad avere un piano di ripresa (Recovery Fund) programmato e organizzato, è l’Unione Europea. Il crollo del PIL mondiale è dovuto non alla pandemia, ma alle misure restrittive per contrastarla, per cui ci si attende che, una volta allentate, la ripresa economica sarà esplosiva.”
Concludo con una considerazione che vuole essere anche un invito all’investimento: rimanere fuori dai mercati adesso significa non partecipare alla futura ripresa economica mondiale!
In attesa di sapere come sarà il nuovo governo, i rendimenti delle borse sono cresciuti tanto la settimana dell’effetto Draghi.
Chiusura venerdì 5
Ftse Mib 4,49%
Dow Jones 1,22%
S&P 500 1,88%
MSCI world 1,24%
Eurostoxx 1,52%
Chiusura venerdì 12
Ftse Mib 1,78%
Dow Jones 1,17%
S&P 500 1,12%
MSCI world 1,17%
Eurostoxx 0,44%
Infine, l'indice VIX è 25,67 in calo rispetto alla settimana scorsa.
Ci aiuta a capire la volatilità dei mercati.
A presto e buon inizio settimana.
Alessandra Pitzalis
Viale Bonaria 58 Cagliari
3930041904
