La Finanza del lunedì - 29 novembre 2021
di Alessandra Pitzalis | pubblicato il 29 novembre 2021
Le borse venerdì hanno chiuso in calo rosse come il fuoco, si teme ancora il covid, almeno questa sembra la motivazione apparente.
Oggi sono positive, l’incertezza regna sovrana, ma ormai è risaputo, qualunque sia l’andamento dei mercati nel breve a noi non cambia nulla, dato che deve interessare solo l’obiettivo di medio e lungo termine, ma possiamo fare due brevissime considerazioni:
In USA viene riconfermato Jerome Powell alla guida della Fed, il Presidente Biden si è mostrato più conciliante nei confronti dei Repubblicani per trovare un accordo al Senato sul maxi piano da 1.750 miliardi di dollari su welfare, istruzione e clima.
1. I mercati hanno reagito in modo netto con rialzo del dollaro, sono aumentati i tassi nella curva dei rendimenti, a lungo termine, chiaro segnale di crescita economica.
La debolezza dei tecnologici lascia pensare che l’inflazione sia il vero problema, anche perché Powell (presidente della FED) viene considerato più falco della Brainard e il mercato crede che già alla prossima riunione la banca centrale inizierà a togliere la liquiditá sui mercati (operazione chiamata tapering) significa quindi che verrà meno il sostegno ai mercati.
2. Oppure gli investitori hanno colto l’occasione per incassare dopo i recenti guadagni intimoriti da probabili chiusure a causa della nuova variante Covid-19.
Se nel primo caso il tecnologico dovrebbe essere penalizzato, nel secondo caso sarebbe favorito.
Ricordiamo tutti com’è cresciuto il settore nel 2020 con le chiusure dovute alla pandemia.
Riportando il grafico di Fabio Cappa della Raiffeisen emerge una correlazione positiva, tra pandemia e crescita del tecnologico e dell’energetico.
Correlazione positiva significa che due o più fattori si muovono nello stesso modo.
(Quando parlo di correlazione negativa significa che due fondi o due valori si muovono in modo opposto uno con l’altro).

La decisione di mantenere i fondi sulla tecnologia anche dopo i primi segnali di calo, ad inizio anno, quando sembrava che fosse in atto il giro di boa dei settori è stata premiata.
Il vero nodo cruciale che genera tanta volatilità rimane l'inflazione, argomento importante che, dati i suoi effetti sul nostro denaro, merita un articolo a parte.
CONCLUSIONI
Qualunque sia la ragione della turbolenza, queste correzioni (i leggeri cali si chiamano in questo modo) sono un importante occasione d’acquisto, da non lasciarsi sfuggire.
Gli investimenti oscillano è vero, infatti vanno saputi scegliere, ma le perdite le abbiamo stando fermi, con il denaro nel conto corrente, i numeri parlano!
Oggi ci sono 2.000 miliardi di euro sui conti, c'è tanta gente che pensa di non perdere invece è l’esatto contrario.
Dobbiamo ricordarci che ormai i tassi fissi, di paesi stabili, in grado di rivalutare il denaro e metterlo al riparo dall’inflazione NON ESISTONO PIÙ.
Poi se vogliamo cogliere altri tipi di rischi, i titoli a tasso fisso li possiamo trovare, invece se vogliamo rimanere tranquilli, non abbiamo tante alternative,
dobbiamo affidarci al rendimento variabile, e farci cullare dalle oscillazioni.
Ricordando che i rendimenti si seminano investendo in giornate come queste!!
PS so che certi concetti e frasi non sono semplici da digerire, lo capisco!!
Solo con la conoscenza delle dinamiche economiche alla base della finanza si può investire con serenità!
Utilizzo i termini di uso comune in finanza, in modo che diventino familiari, per imparare ad apprezzarla e per comprendere meglio le dinamiche che impattano sui nostri soldi e spesso sono necessari anche per comprendere certe correlazioni con decisioni politiche.
Naturalmente, se ci sono dubbi o domande chiamami sarò felice di rispondere!
Buona settimana e a presto.
Alessandra Pitzalis
