Come prepararsi al rimbalzo.

L'altro giorno un mio cliente, in preda allo sconforto per il calo dei rendimenti,  mi ha detto :

 “ecco lo sapevo, succede sempre, ogni volta che ho investito nei mercati finanziari, subito dopo sono iniziati i  cali”...

Quante volte l'hai pensato anche tu?

Ma non è una questione di fortuna ovviamente, più che altro è psicologica.. si è attratti dall’investimento se vediamo i rendimenti e soprattutto se i mercati sono in rialzo da diverso tempo.

È confortante e ci da la falsa sensazione di sicurezza..

La mia risposta è stata immediata e spontanea:

 “ vuoi essere fortunato in borsa ? Investi adesso”

Sono consapevole, è inutile negarlo, di quanto la nostra razionalità sia messa a dura prova e quindi lo sforzo di spostare lo sguardo oltre l'orizzonte, oltre il conflitto, oltre la crisi economica, quando tutto questo sarà alle spalle, può essere grande,  ma la storia ce lo insegna:

nel medio lungo periodo comprare nel picco della paura ha sempre pagato.

Riporto gli andamenti delle borse durante le precedenti guerre.

Per cui dopo aver affrontato la strategia di difesa, che puoi leggere nell'articolo della settimana scorsa, affrontiamo la strategia di attacco.

Prima di tutto è necessario mettere in evidenza alcuni aspetti importanti del contesto finanziario ed economico attuale e anche sulle prospettive che potrebbero concretizzarsi.

Prima di tutto può essere confortante assistere a questi i rialzi, nonostante la guerra in corso:

dopo il calo dei prezzi di inizio anno  sembra che le borse abbiano assorbito sia il cambio di rotta delle banche centrali e lo shock per  la Guerra in Ucraina, stiamo assistendo ad una ripresa dei prezzi di borsa, come notiamo dai dati rilevati il 23 marzo.

La domanda sporge spontanea:

Come possiamo cogliere queste occasioni di acquisto?

Il momento è particolarmente incerto ma, SE la guerra non dovesse estendersi, dovrebbero continuare gli acquisti e con il cessare del conflitto assisteremo al rimbalzo che dovrebbe coinvolgere tutti i settori, compreso il tecnologico e l'obbligazionario, particolarmente colpiti di recente.

Tenendo in considerazione il rallentamento economico per l'Italia e per l'Europa derivante da questa guerra, che gli analisti attestano sarà intorno al 3-4% per il 2022, sono visti favorevoli i settori oil, delle energie rinnovabili, e titoli della difesa. 

Nello stesso tempo, se le alte quotazioni del petrolio e del gas possono penalizzare il settore industriale,  invece potrebbero favorire le aziende del settore tecnologico, non essendo impattate dall'aumento dei prezzi dell'energia, considerando anche i recenti cali legati al timore dell'inflazione e quindi possono rappresentare oggi occasioni di acquisto.

Secondo Fabio Caldato l'analista di Olympia Wealth management, nel medio periodo le condizioni macroeconomiche rimarranno invariate, ossia conferma la situazione antecedente alla guerra.

Ritiene favoriti i l settore farmaceutico, finanziario, aziende aurifere e banche.

Quindi del rimbalzo andrà a beneficiare da subito anche il tecnologico, rappresentato dal settore Growth (crescita) soprattutto visto il calo dell'ultimo periodo.

 Nel medio periodo viene visto favorito il settore value, ossia quello legato alle aziende produttrici di beni di consumo, che crescono con l'economia reale.

Invece è bene tenere presente che se il tecnologico, (quindi Growth, parliamo di microsoft, apple, amazon, netflix..ecc per intenderci) ha subito un calo nell'ultimo periodo, rappresenta sempre un motore importante di crescita dell'economia e dei nostri portafogli.

Quindi teniamo presente le regole auree di un investimento, ossia siccome investire NON è speculare, nell'ottica del contenimento del rischio è FONDAMENTALE la diversificazione.

E'  importante mantenere nei portafogli sia il tecnologico  (americano ma anche iniziare a inserire anche quello europeo o italiano) che l'azionario legato alla crescita strutturale dell'economia, quindi aziende del settore value.

Mi rendo conto che diversi concetti possono essere di non facile comprensione, per i non addetti ai lavori, ma ritengo che l'utilizzo  dei termini un po' più tecnici nelle mie spiegazioni sia importante affinché tu riesca ad acquisire una certa padronanza della materia nel tempo per effettuare scelte sempre più consapevoli.

Per eventuali approfondimenti o spiegazioni non esitare a contattarmi, sarò felice di rispondere!

Torniamo a noi...

Quali scenari si aprono a causa di questa crisi, cosa abbiamo sui tavoli dell'Unione Europea?

Come sempre, ogni crisi offre delle opportunità e questa non è da meno.

Se per L'Europa è previsto un rallentamento economico e un calo della crescita stimata intorno al 3-4% per il 2022, a causa della crisi energetica, non dobbiamo ignorare le nuove opportunità che vedremo realizzarsi nel breve e medio periodo.

Sul tavolo dell'Europa abbiamo le trattative  per disimpegnarsi dal gas russo ma non solo, è in corso un completa riorganizzazione delle risorse energetiche in generale, con la conseguenza di favorire le aziende europee, quelle produttrici di energia rinnovabile in primis.

L'Europa ritiene di dover ridurre la dipendenza dall'estero e riuscire a raggiungere un'autonomia tale da poter ottenere internamente le risorse necessarie al sostentamento interno. 

Secondo le ultime notizie.

Per ridurre le importazioni di cereali e mais finalmente sblocca 4 milioni di ettari per la coltivazione in EU e 200 mila ettari di terreno sono in Italia.  

Tra le regioni maggiormente interessate dal provvedimento, secondo Coldiretti, troviamo la Campania con 10500 ettari, Lombardia 11000 ettari, il Veneto con 12300 ettari, il Piemonte 17544 ettari e l'Emilia Romagna 20200 ettari. 

"Il provvedimento consentirebbe all’Italia, nel breve e medio periodo, di rendersi sempre più indipendente dai cereali esteri: attualmente, quasi la metà del mais necessario all’alimentazione del bestiame (47%) proviene da produttori esteri, come anche il 35% del grano duro e il 64% di quello tenero.

I nuovi terreni messi a coltivazione nel nostro Paese contribuiranno ai “granai d’Europa” con una produzione aggiuntiva di circa 15 milioni di quintali di cereali fra mais (da usare come mangime per gli animali negli allevamenti), grano duro (per la produzione di pasta) e grano tenero (per la panificazione)."

All'orizzonte possiamo intravedere nuove opportunità per la nostra economia.

CONCLUSIONI

Voglio concludere mettendo in evidenza che lo scenario è altamente incerto, e non potrebbe essere altrimenti data la situazione, esiste il rischio che il conflitto si tramuti in una guerra globale.

E' bene ricordare che, se dovesse succedere, il denaro investito è SEPARATO per legge dal patrimonio della banca o della società che gestisce l'investimento, e che l'inflazione che ne deriverebbe farebbe perdere di valore al denaro quindi, 

il luogo più sicuro in cui tenere i denari, sono proprio i mercati finanziari.

Quindi, le regole da seguire sono semplici, anche per gli aggiuntivi.

Per cogliere le opportunità vanno eseguiti tenendo in considerazione: 

1) il tempo ( il rischio viene eliminato dal tempo)

2) i principi elencati nel strategia difensiva indicata la settimana scorsa.

3) l'utilizzo della strategia del piano di accumulo per ridurre la volatilità, ossia distribuire l'investimento nel tempo.

Ricordandoci che 

Come sempre contattami se desideri una consulenza.


Un caro saluto 

Alessandra 

Dove puoi trovarmi

Qui troverai tutte le informazioni per contattarmi

 

alessandra pitzalis

Consulente Finanziario Iscritto all’Albo dei Consulenti Finanziari Delibera Consob N° 13354 del 27/11/2001

Ufficio 1

IW Private Investments
Viale Bonaria 58 - 09125 - Cagliari
 +390706671321

Per una prima consulenza, scrivimi!

ti contatterò entro 24 ore per concordare data e luogo dell'appuntamento
@
@
@
@