Punto sui mercati e strategia PAC per creare ricchezza sfruttando la crisi.
di Alessandra Pitzalis | pubblicato il 3 ottobre 2022
Fine pena mai.
Dal 2020 viviamo in uno stato di incertezza senza precedenti. Nella storia recente non vi è memoria di un mix di eventi disastrosi quali pandemia - inflazione - guerra e conseguente crisi energetica, vissuti contemporaneamente. Prima l'instabilità causata dal virus, anche se riassorbita velocemente dalle borse ha scatenato conseguenze di natura economica, quali inflazione e crisi energetica.
La repentina ripresa dei consumi post pandemica sfociata in una inflazione improvvisa e galoppante, inizialmente sottovalutata dalle banche centrali poi affrontata in modo aggressivo con aumenti dei tassi, decisi e veloci, forse sin troppo, e infine la guerra nel cuore dell'Europa, come non si vedeva dalla seconda guerra mondiale, che ha aggravato la crisi energetica in corso, sono causa di una forte instabilità e incertezza nei mercati che impatta sull'azionario, ma soprattutto nell'obbligazionario.
A seguito dell'aumento dei tassi repentino, le obbligazioni hanno subito un calo di prezzo senza precedenti, tanto da perdere la loro normale funzione di cuscinetto paracolpi nei confronti dell'azionario.
Inoltre, è necessario tenere presente che, nella difficoltà del momento, qualsiasi notizia, anche la più ininfluente, diventa il pretesto perfetto per innescare vendite diffuse e discese apparentemente inarrestabili.
Attualmente, i molteplici fattori destabilizzanti, apparentemente ancora nelle loro fasi più acute, fomentano paura e incertezza, acerrime nemiche di qualsiasi investitore.
Quindi che fare?
A questo punto della storia è necessario passare al contrattacco, ma prima è necessario guardare i numeri delle borse dopo i primi nove mesi dell'Annus Horribilis 2022.
1. Punto sui mercati
Senza trascurare il grave danno in termini di perdita di vite umane, in questi nove mesi il trend negativo delle borse si conferma. Dopo un Luglio in recupero in cui si pensava che il trend si fosse finalmente invertito, invece a seguito dei cali avuti nel mese di settembre, oggi siamo tornati ai prezzi di giugno.
Per fare il punto della situazione, anche i relazione ai risultati dei portafogli personali, occorre fare un piccolo riassunto dell'andamento dei mercati.Per capire quale sia lo stato di salute dei nostri portafogli occorre rapportare i risultati a quelli degli indici di borsa, facendo attenzione alle percentuali in cui si è investito nelle diverse aree geografiche e settori.
Indici
Partendo dall'Europa troviamo:
Milano -24,5%, - Francoforte -23,74% - Parigi (-19,44%) - Madrid (-15,46%).
Un po’ meglio, invece Londra: qui il Ftse 100 - 6,65%.
Peggio che andare di notte anche a Wall Street.
Negli Stati Uniti, dove la Fed ha già portato il costo del denaro al 3,25% e le stime indicano i tassi a fine anno oltre il 4,4%.
Leggiamo lo S&P 500 - 23,5% (alle 19.00 del 30/9/2022) - Il Nasdaq - 31,2%.
Cina
Shenzen A share - 23,46%- Hong Kong - 26,4%
Un po' meglio il Giappone, Nikkei -9,9%
Paesi emergenti
Nei paesi emergenti, il cui indice è L'MSCI Emerging index, il calo complessivamente è del -22%.
In quest'area però ci sono varie eccezioni, come in sud America.
Qui, nei nove mesi, alcune Borse sono in positivo:
Bovespa Brasiliano +7,5% in dollari ( alle 19.00 del 30/9/2022) - Merval argentino +16,3% - Cile +7%.
La spiegazione di questi risultati in controtendenza ce la spiega Fabrizio Santin di Pictet.
«In generale- spiega Fabrizio Santin, senior investment manager di Pictet AM – in diversi mercati emergenti già dallo scorso anno le banche centrali hanno affrontato il tema dell’inflazione. Di conseguenza le strette di politica monetaria, che in Europa o negli Usa sono ancora in pieno svolgimento, hanno spesso iniziato a conseguire concreti risultati. Una situazione la quale, unitamente al fatto che gli emerging -soprattutto i produttori di materie prime -hanno beneficiato del rialzo dei prezzi di quest’ultime, ha contribuito al positivo trend anche degli indici azionari»
Importante tenere presente, al di la dei rialzi di borsa, anche la stabilità politica in tali paesi, importante fonte di rischio pertanto il loro inserimento deve essere considerato, in ogni caso, marginale in un asset allocation equilibrata.

Settori
Fin qua alcune considerazioni sugli indici. Quale, però, l’andamento dei vari settori?
USA
A Wall Street il grande vincitore è l’Energy. Nell’S&P 500 il comparto, sempre da inizio anno e al 29/30/2022, guadagna il 31,9%. Seguono, seppure con performance in negativo, le Utility -6,7%) - consumi di base -12%.
Il peggiore settore, invece, sono i servizi per comunicazioni -38,4%.
Tracollo, poi, dei comparti del Nasdaq. Sprofonda il mondo Internet -46,3%.
EUROPA
Lo Stoxx europe 600 Oil & Gas (al 30/9/2022) è risultato in rialzo dell’11,6%. In discesa, invece, tutti gli altri sotto-settori dell’indice paneuropeo:
banche -17,9% - viaggi -26,2% - tecnologie -35,4%- l’immobiliare 43,5%.
2 strategia PAC
"La strategia di accumulazione è spesso sottovalutata, eppure nessuno può permettersi di farne a meno. Ha nel suo DNA straordinari punti di forza, capaci di migliorare i comportamenti e i risultati di chi la utilizza" . (fonte Ecomatica s.r.l.)
Partiamo da un dato di fatto: I mercati sono RESILIENTI, ossia dopo fasi di instabilità e incertezza trovano sempre il modo di ripartire con vigore, ma non sappiamo mai quando avviene e con quale intensità, per questo è importante la strategia, possibilmente automatizzata.
Se non si è in possesso di nuova liquidità da investire, non ci sono problemi, le banche hanno dei sistemi automatici di rimborso dall'obbligazionario e reinvestimento sull'azionario automatizzati che consentono di eseguire facilmente la strategia.
E' bene sottolineare che la strategia del PAC ha valore quando il sottostante su cui si investe è sufficientemente diversificato, ossia fondi o ETF, se applicata su un singolo titolo il discorso cambia, non sempre il titolo singolo è resiliente, ossia non sempre recupera dai suoi minimi.
Lasciamo parlare i grafici elaborati da Ecomatica.
L’analisi è stata condotta su alcuni indici azionari internazionali, mettendo a confronto gli investimenti eseguiti in un'unica soluzione chiamati PIC e quelli con strategia PAC.
Il grafico relativo al piano di accumulo illustra in blu scuro la riga con il capitale investito (ipotesi di 500 euro/mese), in celeste il risultato. L’orizzonte temporale, infine, copre gli ultimi 15 anni abbondanti: dal 2006 al settembre 2021.
Vediamo di seguito i grafici di confronto, e in coda alcune veloci considerazioni (elaborazione Ecomatica su software FIDA Workstation).
ITALIA – FTSE MIB
Investimento in unica soluzione:

Investimento con piano di accumulo:

EUROPA – EUROSTOXX 50
Investimento in unica soluzione:

Investimento con piano di accumulo:

Da un punto di vista finanziario il Piano di Accumulo esalta la volatilità dei mercati e consente di raggiungere risultati sorprendenti soprattutto su quei mercati POCO EFFICIENTI come quello italiano e europeo.
Il discorso cambia con i mercati emergenti e globali.
MERCATI EMERGENTI – MSCI EM USD INDEX
Investimento in unica soluzione:

Investimento con piano di accumulo:

MONDO – MSCI WORLD USD INDEX
Investimento in unica soluzione:

Investimento con piano di accumulo:

Conclusioni brevi.
Senza dilungarci ulteriormente in tante considerazioni sull'efficacia dell'investimento in unica soluzione (PIC) rispetto al PAC, anche se prendessimo il mercato americano, l’S&P500, la cui performance cumulata in questo orizzonte è strabiliante (+250% circa), vedremmo che il PAC avrebbe consentito di raggiungere una performance totale di circa il 230%.
Certo il PIC è vincente con i mercati efficienti, ma il punto cruciale è uno:
non conosciamo i tempi in cui il mercato inverte la tendenza per tornare a crescere e non sempre si possiede un orizzonte temporale lungo.
Di sicuro investendo con il PAC la volatilità viene ridotta sensibilmente, ma soprattutto vengono ridotti i tempi di recupero!
Con il PAC inoltre non solo miglioriamo l'investimento CREANDO RICCHEZZA ma otteniamo un valore estremamente importante, riduciamo l'ansia data dalla volatilità delle borse e per cercare il momento giusto in cui investire.
A presto.
